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"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto".

domenica 5 giugno 2011

NUCLEARE:si puo' farne a meno?

Quanta energia ci rimane?Tanta!
Quante sono le risorse energetiche del pianeta,nucleare a parte?Secondo l'EnergyInformationAdministration,la domanda complessiva di potenza nel mondo nel 2035 sara' di 17TW(di cui 7 di elettricita'),il 49%in piu' rispetto al 2007.Disponibilita'.Attualmente gli impianti di produzione di elettricita'che usano petrolio hanno una potenza di circa 0,4 TW,e quelli che usano metano 1,1 TW.Secondo uno studio di Jacobson e Delucchi (vedere rivista Focus n°222)sono potenzialmente disponibili,occupando lo 0,59% della superficie terrestre da 40 a 85 TW di energia eolica,2,1 di idroelettrica e 340 da fotovoltaico.C'e'ancora molto carbone e gas ,senza contare nuovi metodi di sfruttamento e nuovi fonti di energia.
La crisi dell'energia nucleare era gia' nell'aria prima del disastro di Fukushima.Al punto che,non appena si e'capito che l'incidente avrebbe provocato un arresto nella costruzione di nuove centrali,il valore delle azioni dell'ENEL,la societa' che in Italia avrebbe dovuto costruirne 4,ha avuto un'impennata:gli investitori hanno forse valutato che le centrali a gas ,alternative al nucleare ( e meno costose),potessero diventare ,in un prossimo futuro,un affare dal punto di vista economico.Le nuove centrali Epr ,cioe' European pressurized reactor (reattore ad acqua pressurizzata),come quelle previste in Italia  e oggi sospese sono infatti molto care.
Secondo alcuni calcoli ,avrebbero un "Eroei"molto basso(La convenienza economica del nucleare secondo van Leeuwen e Smith "NUCLEAR POWER,THE ENERGY BALANCE".Significa che il costo dell'energia spesa e' superiore a quello dell'energia ottenuta.):tenuto contodi tutti i costi,dall'estrazione dell'uranio allo smantellamentodelle centrali,il valore dell'energia prodotta nella loro vita sarebbe sarebbe appena sufficiente a ripagarne i costi.E se gia' oggi sono poco vantaggiose ,lo diverrano ancora meno dopo Fukushima,perche'dovranno essere alzati tutti gli standard di sicurezza,con costi molto alti.



SOLE 
La centrale solare di Sanlucar la Mayor,in Spagna.Dal Sole provengono oggi 0,0013 TW.Ma potrebbero diventare 340 terawatt

















VENTO
Una struttura eolica.Nel mondo sono oggi installati 0,02 TW.
Ma con il vento si potrebbero avere da 40 a 85 terawatt di potenza.








ACQUA
Oggi sono installati nel mondo 0,32 terawatt di potenza idroelettrica.Ma si puo' arrivare a 2,1 TW.
















CARBONE
Oggi gli impianti a carbone hanno una potenza di circa 1,4 TW e le risorse di carbone garantiscono questo livello per 143 anni.


























Al di la' del petrolio,del carbone e del gas naturale,la Terra ha ancora enormi riserve di combustibili fossili di altro tipo.Ecco le principali.
ARTICO.
Secondo alcune valutazioni,le zone artiche racchiudono circa 90 miliardi di barili di petrolio.
















SABBIE BITUMINOSE.
Nell'Alberta settentrionale(Canada) ci sono grandissime estensioni di sabbie bituminose (una combinazione di argilla,sabbia,acqua e petrolio viscoso)da cui gia' adesso si estraggono circa un milione di barili al giorno,il 40%della produzione canadese di petrolio.
ESTRAZIONE"SPORCA".Il processo di estrazione dalle sabbie  genera pero'quantita' elevatissime di acque contaminate che,per adesso,sono accumulate in grandi piscine all'aperto.Per produrre un barile di petrolio si devono trattare 2 tonnellate di sabbie bituminose.
SCISTO E FRACKING.
Laa politica degli Stati Uniti e' sempre stata rivolta verso un uso intensivo dei combustibili fossili ,sia petrolio sia gas naturale ,con una forte dipendenza dalle importazioni.RISCHI.La scoperta di enormi riserve di gas di scisto(cioe'gas intrappolato nello scisto,una roccia),in grandi bacini specie negli Stati  dell'Est,consentirebbe di spezzare questa dipendenza.L'impatto ambientale dei metodi di estrazione ,come il fracking,e' pero'altissimo,soprattutto per l'uso di additivi chimici,accusati dall'Epa(l'ente USA per l'ambiente)di cancerogenicita'.
PETROLIO PROFONDO.
Il Brasile prospetta lo sfruttamento di numerosi giacimenti di petrolio al largo delle sue coste .Le valutazioni dei campi petroliferi arrivano fino a 123 miliardi di barili.SOTTO SALE.L'estrazione di questo petrolio si presenta pero' complessa,perche' i depositi sarebbero a profondita',nell'oceano,di quasi tre chilometri,e poi sotto uno strato di 1800 metri di sale.La tecnologia si presenta ancora piu' complessa di quella usata nel Golfo del Messico,che ha causato l'esplosione della piattaforma Deepwater Horizon il 20 aprile 2010.


LNG.
L'Australia ospita l'8% dei depositi di carbone mondiale,circa 76 miliardi di tonnellate.Il 75% del carbone estratto e' esportato,per la maggior parte nei Paesi dell'Est asiatico.DAL CARBONE.Nonostante ci siano state proposte a favore del passaggio dal carbone alle energie rinnovabili per le esigenze energetiche,il governo replica che le alternative non fornirebbero alle comunita' e al Paese gli stessi benefici del carbone,che trasformato in gas liquefatto (LNG).In Australia c'e' anche il 23% delle riserve provate di uranio (1.243.000 tonnellate).




GAS LIQUEFATTO.
Povero di risorse energetiche primarie,il Giappone si e' affidato per le esigenze dell'industria,dopo la Seconda guerra mondiale,all'energia nucleare.Dopo l'incidente di Fukushima Daii-chi,e'probabile che l'atomo giochi pero' un ruolo meno importante nel mix di risorse del Paese asiatico.E'possibile che il Giappone,per le necessita' immediate,si rivolga al cosiddetto LNG (liquefied natural gas),gas naturale condensato e raffreddato fino a trasformarlo in liquido ,facile da trasportare.Occupa circa un seicentesimo del volume del gas iniziale.



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