CANCELLARE IL DEBITO? SI PUO’, SECONDO DUE ECONOMISTI DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
Eliminare il debito pubblico degli Usa con un colpo, e fare lo stesso con Gran Bretagna, Italia, Germania, Giappone, Grecia eccetera. E nello stesso tempo alimentare la crescita, stabilizzare i prezzi e spodestare i banchieri. In modo pulito e indolore, e più rapidamente di quel che si può immaginare. Con una bacchetta magica? No. Con una legge semplice, ma capace di sostituire l’attuale sistema attraverso il quale a creare denaro dal nulla sono le banche private. Un provvedimento che obblighi le banche a una riserva del 100%.

NOTE (e scusate la lunghezza del post) (1) Ricette allineate a un noto studio della BRI- la Banca dei Regolamenti Internazionali, la banca delle banche – che nel 2010, per arginare i debiti pubblici crescenti nei paesi ricchi, dove la popolazione invecchia di più, suggeriva di tagliare la spesa sociale, pensioni, lavoro, sanità e altri benefici del welfare. Peraltro, in quel rapporto il debito pubblico italiano, per quanto alto, risultava tra quelli meno in aumento. (2) I due economisti ricordano il piano di Solone, nell’Atene del 599 A.C, che cancellò i debiti contratti verso gli oligarchi creditori, restituì le terre, fissò i prezzi delle materie prime, e ristabilì la creazione pubblica di moneta esente da debito. E la Lex Aeternia dell’antica Roma nel 454 A.C, mantenuta finché il Senato perse il controllo del denaro. (3) In realtà già a fine ‘800 ci fu un ciclo negativo, poi la Prima Guerra Mondiale, la Grande Depressione – a cui tentarono di reagire gli economisti del Chicago Plan – finita di fatto con la Seconda Guerra Mondiale e l’espansione seguente, quindi ancora varie crisi, sempre più ravvicinate, fino a quella odierna, più grave perché globale e favorita da regole alla finanza sempre più lasche.