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"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto".

martedì 21 settembre 2010

ENOCH


Uno tra i libri della Bibbia che non ci è permesso leggere è il libro di Enoch (nome Ebreo che significa:l'iniziato). Mosè lo elenca tra i progenitori, uno dei patriarchi dell'epoca antecedente il Diluvio. Figlio di Jared, da millenni la sua figura è oscurata dalle scritture da quella del figlio matusalemme che, a quanto pare, è campato fino a 969 anni.Terminato il suo ufficio terreno, il profeta Enoch ascende verso il cielo in un carro di fuoco.Fortunatamente egli ci ha lasciato le sue annotazioni che ci ragguagliano sui primi segreti dell'Astronomia, sull'origine degli Dei e forniscono dettagli per quanto riguarda il peccato originale. Il libro di Enoch, originariamente doveva essere stato scritto in ebraico o in aramaico, ma il manoscritto originale a tutt'oggi non è stato ancora trovato. Se le cose fossero andate secondo la volonta della "Chiesa" nessuno avrebbe sentito parlare del libro di Enoch.La sorte delle cose ha voluto che la chiesa Abissina accogliesse il testo di Enoch nel proprio canone. I capitoli dall'uno al cinque, contengono l'annuncio del diluvio universale. I capitoli dal 6 al 16 descrivono la caduta degli"Angeli infedeli"(astronauti) elencando i nomi di tutti gli angeli che, disobbedendo agli ordini del loro Dio (comandante dell'astronave)si uniscono alle figlie degli uomini. Nei capitoli dal 17 al 36 vengono descritti i viaggi di Enoch in vari mondi e verso lontani firmamenti. Dal 37 al 71 contengono i cosiddetti"discorsi per immagini", metafore e allegorie di ogni genere che gli Dei raccontano al profeta con l'incarico di tramandarle.I capitoli dal 72 all'82 forniscono dati sbalorditivi, per la loro esattezza, sulle orbite del Sole e della Luna, sui giorni intercalari, sulle stelle e sulla meccanica celeste ed inoltre determinanti geografiche dell'Universo. Capitolo 14° << essi mi portarono dentro il cielo. Io mi inoltrai, finchè fui presso un muro costruito con pietre di cristallo avvolto da lingue di fuoco; ed ecco che cominciò ad incutermi paura. Entrai in mezzo alle lingue di fuoco e mi approssimai ad una grande casa edificata con pietre di cristallo. Le pareti parevano pavimenti rivestiti di lastre di cristallo e il suolo era di cristallo. Il soffitto era come percorso dalle stelle e dai lampi, frammezzo erano cherubini di fuoco. Un mare di fuoco avvolgeva le sue pareti e le sue porte fiammeggiavano.>> Capitolo 41° << Io vidi gli spazi del Sole e della Luna da cui essi provengono e verso cui fanno ritorno. Poi vidi il loro magnifico ritorno, come uno ha precedenza dopo l'altro, la loro splendida via, come essi non la oltrepassano...poi l'invisibile e visibile cammino della Luna >> Nicolò copernico scrisse la sua opera principale (sei libri sulle rivoluzioni dei corpi celesti) nel 1534. Galileo Galilei scoprì, nel 1610, con un Telescopio da lui costruito le fasi di venere e le Lune di Saturno. Giovanni Keplero scoprì, nel 1609 le due leggi del moto dei Pianeti...furono tutti messi all'indice come blasfemi! Capitolo 43° << Io vidi lampi, e le stelle del cielo, e come ognuna veniva chiamata col suo nome e con autentica misura veniva pesata, a seconda della forza della sua luce, della distanza e del suo volume e del giorno della sua apparizione.>>



"...Enoc fu il primo tra i figli degli uomini, di quelli nati sulla Terra, che imparò la scrittura, la scienza, la sapienza, e che interpretò i segni del cielo secondo l'ordine dei mesi e li scrisse in un libro perchè i figli degli uomini conoscessero il tempo di un anno suddiviso secondo l'ordine dei mesi..." Enoc, un gigante, il settimo della discendemza di Adamo, venne identificato con Thoth, Ermete Trismegisto, mercurio, Orfeo, tutti venerati nel mondo antico come grandi astronomi ed inventori delle arti e delle scienze, Maestri delle stelle. Giuseppe Flavio asserì che Enoc aveva celato le sue preziose pergamene sotto le colonne costruite da Set e che esistevano ancora nel primo secolo dopo Cristo. " S.Agostino, nella "Città di Dio", I, XV, capitolo XXIII, dice che la Chiesa rifiutava il "Libro di Enoc" dal suo canone, perchè la sua immensa antichità non avrebbe potuto coincidere con il limite dei 4004 anni prima di Cristo, assegnati al mondo dal giorno della creazione. Il "Libro di Enoc" Slavo, riferisce come Enoc, nel primo mese del suo 365mo anno, si trovasse da solo in casa, addormentato sul letto, quando all'improvviso si accorse che a fianco a lui stavano due esseri di statura immensa che sorpassava quella dei giganti della Terra, i loro volti risplendevano come il Sole, i loro occhi brillavano come dei tizzoni ardenti e le loro bocche emanavano lampi di fuoco...descrizione che richiama il "Signore" della Bibbia e le apparizioni del medioevo. Gli uomini celesti indossavano tuniche color porpora intessute di penne fruscianti, le loro braccia splendevano con ali d'oro... la tipica raffigurazione di Quetzacoatl del vecchio Messico.

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