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"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto".

mercoledì 6 marzo 2013

Alitalia Incontro ravvicinato tra aereo e drone

New York - Mentre stava per atterrate all’aeroporto JFK, alla cloche del suo aereo di linea, un pilota dell’Alitalia ha avvistato ieri nei cieli di New York un drone, un aereo senza pilota. E ha immediatamente contattato la torre di controllo per comunicare l’avvistamento. Un episodio che anche se non ha rischiato di mettere a rischio il volo di linea è stato preso molto sul serio dall’Autorità per l’aviazione civile americana (Faa) e dall’Fbi, che hanno subito avviato un’indagine. Intanto, sul velivolo e sul suo operatore a distanza regna ancora il mistero. Al punto che l’Fbi ha lanciato un appello. «Chiunque abbia informazioni riguardo all’aereo senza pilota o sul suo operatore ci contatti», ha detto il responsabile dell’ indagine, l’agente speciale John Giacalone. «La nostra preoccupazione primaria è la sicurezza dei passeggeri degli aerei e degli equipaggi», ha aggiunto l’agente. Secondo quanto riferisce l’Huffington Post, all’Fbi risulta che l’aereo Alitalia si sia trovato a circa 200 piedi (60 metri) dal misterioso velivolo, descritto come largo circa metro, nero, e dotato di quattro eliche. Era il primo pomeriggio di ieri quando il pilota ha comunicato alla torre di controllo: «Abbiamo visto un drone, un velivolo drone», come si può sentire dalla registrazione delle comunicazioni in cabina di pilotaggio diffusa dal sito web LiveATC.net. Il pilota, riferisce la Abc News citando un comunicato della Faa, ha detto di aver visto un «piccolo velivolo senza equipaggio o telecomandato» volare a quattro o cinque miglia a Sud-Est dell’aeroporto internazionale John F. Kennedy. Apparentemente a circa 1.500 di altezza. Varie fonti suggeriscono l’ipotesi che si tratti del velivolo di un privato, gestito probabilmente per hobby. Ma allo stesso tempo, fanno notare che velivoli di questo tipo per legge non possono volare a oltre i 400 piedi di quota e i proprietari devono informare le autorità se intendono usarli nel raggio di tre miglia da un aeroporto. Fatto sta che oltre all’Fbi e alla Faa - secondo cui comunque il pilota dell’Alitalia non ha dovuto compiere alcuna manovra evasiva prima di atterrare senza problemi - della vicenda, afferma ancora la Abc News, si sta occupando anche la Joint Terror Task Force. Segno che la cosa viene presa davvero sul serio.

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